lunedì 28 settembre 2009

Rage: il primo film interamente realizzato per una visione "mobile"

Il mondo si evolve. La gente si adatta di conseguenza. Alla base delle teorie evoluzionistiche di Darwin c'è il concetto di selezione naturale in cui una specie ha maggiori possibilità di sopravvivere se capace di adattarsi ai cambiamenti dell'ambiente in cui vive. Un discorso analogo può essere fatto sull'evoluzione dei media e dell'introduzione di nuovi mezzi di comunicazione. I telefonini di ultima generazione ne sono un perfetto esempio: news, meteo, internet, social networks, istant messaging a portata di.. palmo e polpastrello! Tutto converge verso una "fruizione" adattata, si re-inventano metodologie di design, di deployment, di delivery.. Ed ora anche il cinema. Si il cinema. Una regista inglese, Sally Potter, ha infatti adattato il SUO cinema agli schermi mobili di iPhone e iTouch (ma disponibile anche su Google Android GPhones e Nokia N95, N96 e 6210)

Il film in questione si chiama RAGE (rabbia), distribuito in puntate attraverso il portale della Babelgum accessibile scaricando dall'AppStore l'applicazione relativa o collegandosi a questo sito. Le puntate non sono altro che monologhi di 5 minuti, uno dietro l'altro, in cui facce differenti si susseguono su uno sfondo luminoso la cui funzione è quella di introdurre ed accompagnare il protagonista. Una storia ambientata nel mondo della moda, un puzzle da comporre puntata dopo puntata.

Il cast? Beh giudicate voi: Judi Dench, Steve Buscemi e Jude Law (nei panni della supermodel travestita Minx) sono solo esempi di un progetto che, mi auguro, avrà sviluppi futuri interessanti..

venerdì 17 luglio 2009

Favorite Places: Very Important Placemarks

Ci risiamo! In un modo o nell'altro si parla sempre di Google! Tra le voci sull'uscita del sistema operativo targato G e le notizie sulle buoni condizioni della società nonostante la crisi, preferisco riportare una notizia che mi ha incuriosito molto, soprattutto per come sia trasfigurata dagli schermi alla realtà: si tratta dell'iniziativa "Favourite Places" legata al celeberrissimissimo Google Maps.

Le mymaps personali sono oramai una realtà conosciuta. Chiunque può segnare sul proprio planisfero le mete preferite con delle "puntine virtuali", dei marcatori, i cosiddetti "placemarks". L'idea che sta alla base dell'iniziativa è quella di evidenziare alcune di queste mappe personali, attribuendogli quasi un significato di opinion leader, come degli esperti del settore che possano consigliare quali posti visitare secondo le proprie esperienze di vita, il proprio background culturale. Quali personalità migliori se non volti riconosciuti a livello internazionali? I tanto inseguiti VIPs puntano il globo alla corte di Brin & Page.

16 star, del calibro di Al Gore o Paolo Coelho utilizzano questi punti esclamativi con qualche chilo in più per mostrarci le bellezze del mondo. Alcuni di loro virano verso acque italiane, proprio come lo scrittore brasiliano, che premia Genova affermando:

Tra le meraviglie d'Italia, è necessario cercare a fondo per trovare le bellezze di Genova, ma vale la pena visitarla.

La curiosa iniziativa nasconde la sua particolarità nell'idea di Gavin Newsom, il sindaco di San Francisco (una delle città mappate assieme a New York, Londra, Tokyo, Mosca e Taipei) che, d'accordo con Google, è voluto andare oltre, trasformando qualcosa nato per essere virtuale in reale. Ecco quindi nascere, nelle vie o davanti ad esercizi commerciali di San Francisco, grossi punti esclamativi sovrappeso, ognuni caratterizzati da un'immagine associata al Vip che ha voluto quel placemaker li, correlati di targhetta commemorativa a memoria dell'autore e dell'iniziativa.


Se domani mattina svegliandovi troverete un grosso "!" sul vostro balcone, non spaventatevi: è evidente che a qualcuno piace casa vostra e Google si è attrezzato nel farlo sapere a tutti!!

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lunedì 6 luglio 2009

Lupus in fabula

Direttamente da wikipedia, "lupus in fabula" Si usa al sopraggiungere improvviso di una persona nel momento in cui se ne sta parlando. Nel mio ultimo post ironicamente parlando ho accennato al grosso porblema dell'esposizione dell'identità personale sollevato dai social network. Il fenomeno diventa di proporzioni bibliche se pensiamo poi al meccanismo del social tagging, ovvero la possibilità di etichettare risorse in rete con delle stringhe di caratteri ad opera di qualsiasi utente (analogamente a ciò che avviene con il meccanismo di tagging delle immagini di Facebook).
La vittima in questione è il (l'oramai non più) capo dei servizi segreti inglesi, il quale è stato innocentemente tradito dalla moglie, la quale, pubblicando le foto della propria famiglia su Facebook, ha fornito sulla pubblica piazza tutte le informazioni personali (in questo caso familiari) di una delle figure più riservate del globo. Qui potrete trovare l'articolo dettagliato.
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I pericoli della rete 2.0

L'evoluzione non è un processo a sè stante.. spesso i cambiamenti di un elemento portano al riassetto di tutto l'ecosistema che lo accoglie, le dinamiche, le attività.. In questi anni il web è diventato convenzionalmente "2.0", richiamando la nomenclatura classica del software engineering nel versionamento dei prodotti.. e così si sono anche evoluti i pericoli che la rete ci offre, se prima avevamo paura soltanto dei "virus" ora siamo esposti, la nostra identità e alla merce di chiunque ci possa trovare... Ne sa qualcosa il nostro amico Pacman.. :D

G

domenica 5 luglio 2009

Framing dell'informazione nei media: strumento potente?

Giusto qualche giorno fa ho fatto un esame di comunicazione e su Facebook trovo questo filmato postato da qualcuno:



E ho pensato! Ecco il classico caso in cui il "framing" dato ad una notizia possa cambiare le carte in tavola! Di certo uno sguardo-non sguardo sulla realtà non esiste.. ma questo è veramente troppo.. Quale "finestra" sul mondo deciderete di aprire? A voi la democratica scelta dettata dall'egemonia del telecomando..

mercoledì 1 luglio 2009

Obamizing!!



Ho cercato un sacco un sito dove poter fare ciò che vedete.. e finalmente l'ho trovato!! Eccolo qua!

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Google City Tours

Tutti sappiamo quanto Google sia formidabile. Affermatosi come uno dei più popolari (se non IL più popolare) motori di ricerca del mondo, è riuscito a conquistarsi la fiducia delle persone anche grazie alle applicazioni incluse nella "Google-sfera" (GoogleDocs, GoogleMaps, il qui presente Blogger...). Dai magnifici laboratori californiani (attraverso il blog del carissimo prof. Cantoni), arriva Google City Tours: avete pianificato una vacanza in una città d'arte? Avete visitato librerie su librerie al fine di avere fra le mani la guida più opportuna?

Come al solito le guide turistiche risultano tomi molto utili ma con una sovrabbondanza di informazioni infinita.. seguire gli "hot spot"?? I percorsi guidati?? Come orientarsi??

Google City Tours necessita semplicemente della meta destinata, ed automaticamente programmerà per voi percorsi itineranti suddivisi per giornate.. Naturalmente è possibile modificare i punti d'interesse, la data di arrivo e il numero di giornate di vacanza..

We are leaving in a googlable world...

G

lunedì 29 giugno 2009

"Scappo. Qui la ricerca è malata"

La giornata non è cominciata nel migliore dei modi. E' vero, tutti sappiamo che in Italia molte cose non vanno, com'è vero che la vita comoda e il qualunquismo oramai affermato nelle nostre teste o ci fa galleggiare nel brodo marcio o ci fa scappare dal bel Paese (nessuno escluso). Però fa sempre molto male quando alla porta bussano esempi reali di una brutta storia anche solo immaginata.

Questo è il caso di Rita Clementi, 47 anni, laureata in medicina con 2 specialità (pediatria e genetica medica) presso l'università degli studi di Pavia, da una vita ricercatrice precaria, sballottata tra una miriade di contrattucci e un sistema in cui la meritocrazia vale meno della carta straccia. Non è una ricercatrice come le altre, è uno di quei cervelli che ha preferito non fuggire (almeno fino ad ora), una testa con i controtesticoli: ha scoperto infatti correlazioni fra alcune forme di linfome e il corredo genetico delle persone, in poche parole ha capito come la predisposizione verso alcune forme di tumore possano essere trasmesse di generazione in generazione. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su un'importante rivista inglese, il "New England Journal of Medicine", con una risonanza estera non indifferente. Non a caso il termine "estera" viene enfatizzato più di altri: nel 2005 è stata costretta ad interrompere le sue ricerche e le sue scoperte sono diventate parte integrante di progetti di ricerca di gruppi, indovinate dove, di altri paesi.

Ebben stamattina apro il corriere e trovo appunto la storia di questa donna, madre, ricercatrice, medico, la quale dopo tanti anni di sacrifici e lotte alle spalle è costretta a trasferirsi a Boston per dare alla propria ricerca la giusta dimensione che merita. 3 figli a carico ed una vita da ricominciare. Non senza rabbia ed amarezza sia chiaro, come da lei stessa commentato nella lettera inviata a Napolitano e pubblicata dal corriere. Ripropongo di seguito alcuni passaggi:

"Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottie­ne, poiché in Italia la benevo­lenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro"

"docenti dichia­rati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver con­dotto concorsi universitari vio­lando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continua­to a essere eletti (dai loro colle­ghi!)"

"Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pen­sionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, con­tratti di consulenza[...]Sia chiaro: nessuno mi impo­neva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dal­la forte motivazione di aiutare chi era ammalato"

"Desidero evidenziare pro­prio questo: il sistema antimeri­tocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiuta­re a crescere; per questo moti­vo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, han­no ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca."

"È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostu­me non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con­seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Universi­tà e gli enti di ricerca come feu­do privato e che così facendo distruggono la ricerca.
Con molta amarezza, signor presidente, la saluto."



G

martedì 23 giugno 2009

A tutto web 2.0

Vi rigiro 3 interessantissimi link:

WEB MONITOR: Attraverso questo sito è possibile vedere quali sono le nazioni che producono più traffico internet in tempo reale! A qualsiasi ora ti colleghi ti mostra una mappa con le zone "calde" del web e quelle "spente". I cambiamenti sono in tempo reale, rispettando i fusi orari. Oltre all'informazione sulla quantità di traffico, è possibile vedere le 10 aree peggiori in termine di latenza (il tempo impiegato per la completa elaborazione di un'operazione) e la situazione globale in termini di network attacks

SOCIAL RADIO: Se ami la radio online, sembra sia impossibile non last.fm. Last fm è una "social radio", che in base alla musica che ascolti ti suggerisce nuova musica, ma anche video, concerti... Build last.fm da un sacco di consigli su come sfruttare al meglio le capacità della social radio, suggerendo tool desktop-based, nonchè strumenti per il web o per i social networks.

L'AUDIO è SOCIAL: Su twitter puoi condividere micro-messaggi, su Flickr le foto, su Youtube i video, su Facebook la tua vita praticamente. Audioboo.fm ti permette di fare la stessa cosa, però con gli audio. Trovi qualsiasi audio desideri, piccoli reportage giornalistici, il rumore del temporale, oppure quello di una risata!!

La telenovela Xbox 2010

Neanche 2 giorni fa scrivevo di come il CEO di Microsoft avesse confermato che nel 2010 non uscirà la nuova versione dell'Xbox che tanto ha fatto discutere.. Nel numero di luglio di JACK però, sotto la sezione "Tendenze", un articolo chiamato "Stai perdendo il controller" descrive come la cara Microsoft durante la fiera del divertimento digitale E3 tenutasi a Los Angeles abbia presentato Natal, "un sistema rivoluzionario per giocare con la Xbox. Una telecamera collegata alla console 'vede' i tuoi movimenti e li fa eseguire al personaggio che stai controllando, mentre un sensore vocale capta i tuoi ordini. Sarà in vendita nel 2010".

A chi dobbiamo credere?

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domenica 21 giugno 2009

Niente nuova Xbox nel 2010

In questi giorno nel web c'è un video che sta facendo letteralmente impazzire tutti gli amanti dei videogiochi: la presentazione della "nuova" Xbox 2010.

Il video insieme alle dichiarazione del CEO di Microsoft, Steve Ballmer, hanno stimolato la fantasia dei fan della console, grazie ad "Una telecamera integrata ed un'interfaccia naturale per il riconoscimento di movimenti e voce".. Per chi non lo sapesse un'interfaccia naturale (o NUI, Natural User Interface) è un paradigma abbastanza recente in cui l'interazione uomo-macchina non è più mediata da dispositivi artificiali, ma il controllo delle informazioni digitali che stanno alla base dell'applicazione è gestito interamente attraverso movimenti naturali, come i gesti o i movimenti del corpo.

In realtà subito dopo le dichiarazioni precedentemente citate, è stato chiarito che non ci sarà nessuna uscita prevista per la nuova Xbox nel 2010. Le nuove caratteristich e le possibilità che un tipo di interfaccia come quella mostrata nel video, aveva suscitato molti entusiasmi che evidentemente, erano infondati.

Addirittura secondo le dichiarazioni di microsoft, la Xbox 360non è giunta neanche a metà del ciclo di vita programmato sul mercato.

Nel frattempo vi lascio sognare guardando il video tanto citato, lasciando a voi speranze e critiche sulla realizzazione di un'interfaccia di questo tipo..



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sabato 20 giugno 2009

Nuovi disegni filosofici

La vita nel 2009 è diventata soprattutto digitale.. Possiamo realmente chiamarla "Vita"? A voi le conclusioni, nel frattempo vi rigiro un'immagine da cui partire per riflettere..

Fonte: Davide Il Tavata

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2 libri per capire

Nel caso foste interessati alla situazione attuale iraniana vi suggerisco di leggere 2 libri scritti dal premio Nobel per la pace 2003 Shirin Ebadi: "Il mio Iran" e "La gabbia d'oro".

Io li ho letti entrambi, il primo è l'autobiografia della scrittrice mentre il secondo narra le vicende di una famiglia vicina a Shirin, in cui tre fratelli, divisi dalle diverse ideolgie che hanno stravolto l'Iran in questo ultimo secolo, saranno in continua lotta fino alla distruzione della famiglia stessa.

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Google and Facebook translate persian

Visto il ruolo che il web ha assunto nelle ultime vicende iraniane, i 2 colossi di internet, Google e Facebook hanno deciso di aiutare la diffusione delle informazioni attraverso l'introduzione della lingua ufficiale iraniana, il Farsi, all'interno dei propri servizi. Google Translate il primo, ed una nuova versione del social network in Farsi il secondo. A proposito di facebook, la traduzione è stata possibile grazie all'apporto di 400 volontari che hanno proposto le proprie traduzioni.

Qui potrete trovare l'articolo del corriere della sera relativo alla notizia.

Fonte: Davide il Tavata

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Iranian blogs are the voice of the next generation

IRAN: A Nation Of Bloggers from ayrakus on Vimeo.

venerdì 19 giugno 2009

Mamma Jammie condanna record

State molto attenti quando scaricate o potrebbero scoprirvi, proprio com'è successo a mamma Jammie, che ora si ritrova sul groppone una condanna di risarcimento megagalattica...

---> Vedi articolo <---- fonte: Punto Informatico

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Ahmadinejad e Photoshop

Le proteste in Iran per la sospetta rielezione di Ahmadinejad infiammano qualsiasi testata giornalistica, notiziario, persino Pirate Bay ha deciso di supportare l'iniziativa (vedi anche Why We Protest).

Nel frattempo, le contro-manifestazioni pro Ahmadinejad sono state ben documentate dal presidente (vorrei vedere), ma come potete vedere nella foto, sembra che qualche ritocchino sia stato apportato alle immagini per redere la folla.. un po' più numerosa..

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Office2010 the movie

Curiosa trovata pubblicitaria per la più popolare suite di ufficio di microsoft. Collegandovi a http://www.office2010themovie.com/, troverete un trailer stile cinematografico di presentazione della nuova versione del pacchetto, con anche un video del "dietro le quinte", sempre per ricalcare lo stile delle anteprime cinematografiche.

L'uscita della versione 2010 di Office è prevista per gennaio 2007, nel frattempo potete ammirare la galleria fornita gentilmente da downloadblog.it

G

mercoledì 17 giugno 2009

Hunch: la rivincita della "collective knowledge"


I motori di ricerca sono diventati essenziali. Guidano le scelte degli utenti, fornendo risultati più o meno rilevanti a seconda delle richieste. Che succede però se la richiesta non è ben formulata? Cosa succede se per esempio non si hanno le idee ben chiare su una qualsiasi questione di cui vorremmo un chiarimento o semplicemente un suggerimento?

Alcuni ricercatori del MIT (si sempre loro..) hanno trovato una soluzione: Hunch, un motore di ricerca che ti aiuta a scegliere secondo i gusti che vanno per la maggiore. L'algoritmo alla base si articola in domande che portano l'utente verso una soluzione sempre migliore. Il motore impara dalle risposte delle persone che accedono, espandendo sempre di più la knowledg base che sta nelle fondamenta di tutto il meccanismo. Più gente si collega più il motore impara. Più il motore impara, più risposte rilevanti vengono date. Maggiori sono le risposte rilevanti e maggiori saranno gli utenti che torneranno a fare una ricerca. Maggiori saranno le ricerche e ancora più ampio sarà il bagaglio di conoscenze di hunch. E così via... (secondo la responsabile di progetto il motore arriverà completamente a regime entro 5 anni)

Come non provarlo? Appena entrati hunch vi bombarderà con 20 domande (dalla semplice "maschio o femmina" alle più strane "mai lanciato con un paracadute" o "come ti comporti se a casa arriva il tuo impianto stereo nuovo" oppure "quale tipologia di patatine fritte preferisci"...). Finito di dipingere il tuo profilo, ti propone delle domande preimpostate. Scelgo "Dove dovrei andare in vacanza". Volete sapere le risposte??? #1: Riviera Ligure, #2: Venezia, #3:Italy. Avranno filtrato il mio indirizzo IP o magicamente hanno capito che sono italiano?

Faccio un altro tentativo: Quale plug-in di Firefox fa più per te? Stavolta scelgo di farmi dare le opzioni senza rispondere ad alcuna domanda. Risultato? #1: Firebug (ce l'ho!), #2: Delicious add-on (ce l'ho!), #3:Web Developer (questo mi manca)..

2 su 3.. complimenti!! Devo riprovarci tra un bel po' di tempo, per vedere se è realmente diventato più intelligente... :)

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Facebook batte MySpace negli USA

Maggio 2009: facebook supera MySpace e si piazza in cima ai siti più visitati. Nonostante l'accellerata italiana del primo, il secondo è rimasto sempre in testa negli Stati Uniti, tanto che nel mese di aprile facebook contava 67 milioni di visitatori mentre MySpace 70,9. Ma nel mese successivo, i ruoli si sono invertiti, portando l'impero di Mark Zuckerberg a 70 milioni e 278 mila utenti attivi contro i 70 milioni e 237 mila del colosso web firmato News Corp. Trand momentaneo o vertiginosa ascesa? Staremo a vedere...

Fonte: Il Sole24Ore

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Il microblogging di Twitter resiste alla censura iraniana

In seguito alle manifestazioni di questi giorni contro la ri-elezione in Iran di Ahmadinejad, tutti i reporter, giornalisti stranieri o che lavorano per emittenti straniere hanno subito la censura da parte del leader conservatore. Anche i social network come Facebook o portali come YouTube hanno visto chiudere le serrande per non far trapelare eccessivamente notizie verso l'esterno. Solo il servizio di microblogging di Twitter ha resistito...

Per tanto vi rigiro l'articolo del corriere della sera da cui ho letto la notizia, e il portale Information Safety and Freedom da cui ricevere ulteriori novità..

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martedì 16 giugno 2009

Physical social networking

Quanti di voi hanno un account su Facebook, MySpace, Twitter o qualsiasi altro popolare social network? E quanti di voi hanno mai ricevuto la richiesta di amicizia da uno sconosciuto? Ecco se fossimo nell'aula di una scuola superiore o di una quasiasi università oppure in uno stadio pieno di gente, scommetto che le mani alzate sarebbero tantissime.

A tal proposito vi rigiro due progetti interessanti per mettere in contatto "virtualmente" due persone vis-a-vis.

Il primo è Poken, una "simpatica" chiavetta USB con la quale scambiarsi i dati relativi ai socialnetwork a cui si è iscritti. Stanchi di lasciare numeri di telefoni, nomi utenti su pezzi di carta? Avvicinate i vostri Poken e sarete in contatto in un attimo (basato su tecnologia RFID).



Il secondo è Petimo, diverso dal primo, dat che nasce per contrastare un problema legato alle generazioni più "precoci": oggigiorno, molti bambini dai 6 ai 10 anni usano il computer, sanno navigare ed accedono come tutti noi ai socialnetwork. Questo fa di loro potenziali vittime di sconosciuti o addiritura pedofili. A tal proposito all'ottava edizione della Interaction Design and Children è stato presentato Petimo, un sistema composto da un mondo virtuale 3d (a tutti gli effetti una rete sociale) all'interno del quale l'unica possibilità per crearsi degli amici è "avvicinare" dei piccoli dispositivi, facendo si che si "conoscano" scambiandosi un vero e proprio "bacio". Questi dispostitivi, una volta creata l'amicizia, saranno in grado di comunicare fra di loro, ripercuotendo le proprie azioni nel mondo 3d e viceversa



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"Eppure per ora per me è ugualeeeeeeeeee"

Approfitto di questo spazio per fare pubblicità spudarata ad un mio amico, neocantautore pop italiano, approdato da poco su iTunes... Aiutatelo a crescereeeeeeeee!!!!

Cercate: Davide Cattaneo, "Eppure"

Lo trovate su iTunes o su MySpace



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Il ritorno di Guybrush Threepwood

Il passato di ogni persona è segnato da eventi, persone, oggetti che difficilmente si dimenticano e che sono fermamente associati a momenti ben precisi..

Ricordo benissimo il mio primo computer e come curiosamente approcciavo i primi passi all'informatica.. Ricordo soprattutto il mio primo gioco in assoulto.. The curse of Monkey Island, o più semplicemente e comunemente chiamato Monkey Island 3. La saga di Monkey island narra le avventure di Guybrush Treepwood, un biondo quanto improbabile avventuriero, la cui missione principale è quella di diventare un pirata. Tra l'amore della bella Elene e le lotte con il pirata non-morto le Chuck, i 4 episodi (2 graficamente superati oggi-giorno ma eccezionali per l'epoca, il 3 cartoon e il 4 un 3D poco convincente) sono tutti basati sul paradigma "punta-e-clicca": l'avventura grafica procede colloquiando con i diversi personaggi, raccogliendo oggetti, combinandoli in modo da proseguire nell'avventura..

Qual'è la novita?

Leggendo ingegneriingabbia vengo a sapere che la casa di produzione, la LucasArts ha ripensato il primo episodio riproponendolo con una grafica rinnovata, più adatta al pubblico del 2009, in uscita quest'estate.. Un'ottima occasione per rispolverare un classico (collegandosi al sito della LucasArts è possibile avere tutte le informazioni di cui avete bisogno..).

C'è di più. Un nuovo episodio, Tales of Monkey island, è in uscita in 5 puntate con cadenza mensile.. La Lucasarts si affida nuovamente al 3D, offrendoci un Guybrush invecchiato nell'aspetto, ma a dire del trailer, ancora agile e scattante.. staremo a vedere!!

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Vanity URL, un successone


Più o meno una settimana fa il caro e vecchio facebook offriva nell'homepage un bel riquadro grigio che recitava così:
A breve potrai avere un nome utente: a partire dalle ore 6.01 di sabato 13 giugno, potrai scegliere un nome utente per il tuo account Facebook per consentire ad amici, familiari e colleghi di trovare facilmente il tuo profilo.
Oltre all'avviso, un suggerimento ti invitava a auto-inviarti una mail per avere spiegazioni più dettagliate.. Ma nessuna spiegazione aggiuntiva permetteva di capire a fondo cosa stesse realmente succedendo nel social network più famoso d'Italia. Dunque che cosa vuol dire avere u n nome utente? Si tratta di una piccola rivoluzione in cui gli utenti vedranno il proprio URL modificato sia da .com a .it, sia secondo un "permalink" (permanent link, un URL riferito ad una specifica informazione implementato in modo da non cambiare o rimanere permanente per lunghi periodi di tempo). Il problema ora sta nella "corsa agli armamenti": per il principio di chi prima arriva meglio alloggia, gli utenti frettolosi e preoccupati di dover cedere il proprio dominio si sono affrettati al fine di prenotare per primi lo user name preferito (naturalmente i casi di omonimia saranno risolti in modo automatico..) Il fenomeno quindi del "vanity URL" ha avuto inizio!

Vi chiederete.. quale forma avrà questo URL? Molto semplice..

www.facebook.com/username

Naturalmente è stato un successone: nonostante ai molti possa non essere immediato, migliaia di utenti nel giro dei primi minuti al scattare dell'ora X hanno riservato il proprio username e garantito un'aspetto sfacciatamente personale al proprio URL; secondo Mashable 200.000 username sono stati attivati nei primi 3 minuti e 500.000 nei primi 15 minuti..
Personalmente, l'ho fatto anch'io.. potrete trovare la mia pagina personale a questo indirizzo:

http://www.facebook.com/gabir84

vi assicuro, che nonostante i numeri, non è così elettrizzante come sembri..

G

domenica 14 giugno 2009

Referendum elettorale 2009

21 e 22 giugno, referendum elettorale 2009.. E come al solito gli italiani non sanno cosa sono chiamati a giudicare.. Controllo dei mass media? Pessima tendenza del polpolo all'informazione? In media veritas..
A coloro che non conoscono i 3 quesiti (premio di maggioranza alla lista più votata alla camera dei deputati, premio di maggioranza alla lista più votata al Senato, abrogazione delle candidature multiple) suggerisco vivamente di collegarsi a questo sito..

IL REFERENDUM è LO STRUMENTO PIù POTENTE CONCESSO AL POPOLO.. NON SONO I NOSTRI RAPPRESENTANTI A DECIDERE MA SIAMO NOI.. QUALSIASI SIANO I VOSTRI COLORI, LE VOSTRE IDEOLOGIE, LE VOSTRE OPINIONI, NON BOICOTTATE IL REFERENDUM MA ANDATE A VOTARE.. SI O NO NON IMPORTA.. NON GETTIAMO VIA UNO FRA GLI STRUMENTI PIù DEMOCRATICI IN VIGORE NEL NOSTRO PAESE

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Drawdio

Pensate a quante possibilità abbiamo oggi per interfacciarci ai diversi strumenti che la tecnologia ci offre : a strumenti tradizionali come mouse, tastiera, touchpad si aggiungono l'infinito universo delle Tangible User Interfaces (o TUI, interfaccie che permettono ad un utente di interagire con informazioni digitali attraverso l'ambiente circostante, oggetti "tangibili", appunto) o l'ancora più stupefacente campo delle Natural User Interfaces (dove l'interfaccia è "naturalmente" controllata dall'utente, attraverso il corpo o semplici gesti, in contrasto con le classiche interfaccie dove il controllo delle informazioni è mediato artificialmente).

Pensate ora alla possibilità di utilizzare invece oggetti di tutti i giorni: matite, foglie, frutta, persino l'acqua.. è Drawdio, un progetto presentato dall'eclettico Jay Silver alla conferenza Interaction Design and Children 2009 a Como nei primi di giugno..

Drawdio è un mix fra le parole draw (disegnare) e audio (musica, suono).. letteralmente "disegna il tuo audio".. attraverso un piccolo circuito e un qualsiasi elemento conduttore collegato al vostro dito, potrete suonare qualsiasi melodia (certo lo strumento ora è mooooooolto arcaico, ma il concept è geniale).. 1000 parole non servono, è sicuramente molto più efficacie il video dimostrativo..


Pronti... via!

Caldo e assolato pomeriggio di giugno.. dopo quasi 2 anni di iscrizione a Blogger decido di appuntare il mio primo post.. direi che come reattività non c'è niente male!!!

Sperando di poter aggiornare il blog con uno zelo differente con il quale è partito do un benvenuto a tutti quanti...

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